Immagina una stanza: chiudi gli occhi, immagina di entrarvi, è vuota. Vai verso la luce, quella naturale che entra dalla finestra, ti volti:
Cosa senti?
Chi sarai in quella stanza?
I colori, le linee prendono forma, è un esplosione, un’epifania, è la tua stanza. È la tua cucina: ti vedi a spadellare, i fuochi, il marmo del piano; è il tuo salotto: il blu del divano, la pelle ti avvolge, i piedi nudi sentono il tappeto. Il viaggio è cominciato… E così uno dopo l’altro prendono forma gli ambienti.
Ecco il processo creativo, il lavoro dell’architetto, rendere tangibile l’intangibile.